lunedì 15 giugno 2009

E se Teodori avesse ragione?


Dal Corriere della Sera, lettera aperta di Massimo Teodori a Marco Pannella.



LA LETTERA APERTA MONDO RADICALE


Teodori a Pannella: caro Marco, fai un passo indietro e lascia spazio a Emma


Caro Marco, i voti ottenuti dalla tua lista alle europee (2,6%) con le 234 mila preferenze alla Bonino e 80 mila a te, sollecitano una riflessione da parte di chi ha a cuore la politica radicale. Non c' è persona che non ti riconosca il merito di essere stato in passato il paladino dei diritti civili. Ma, oggi, il crollo delle tue preferenze, malgrado la tua esposizione mediatica, indica una lezione chiara: non riesci più a comunicare e, quando comunichi, non sei gradito agli italiani. Non resta inascoltato il messaggio radicale che è ben accetto ai segmenti liberali della società, ma è la tua parola, il tuo stile, e la tua persona come bandiera ad essere divenuti indigesti. E' giunto il momento di fare un passo indietro se vuoi onorare il passato, il presente e il futuro radicale, e non vuoi che tutto finisca con te. Le mie parole non sono mosse da pregiudizio, ma, al contrario, da una lunga e sincera vicinanza politica. L' amicizia ha bisogno di verità e non di compiacenza - "il re è nudo" -, anche se si presenta ruvida. Se continui ad avvoltolarti su te stesso, se continui a gestire i pannelliani come una setta, se continui a pretendere il culto della personalità, se continui a logorare la tua intelligenza in un vittimismo stucchevole, se continui a ritenere di essere l' uomo che, da solo, può cambiare le cose, allora sei tu stesso, e non il complotto dei media, a decretare la tua condanna e, con te, anche quella del radicalismo. L' Italia ha estremo bisogno di una forza liberale, radicale, laica, socialista, democratica. Il dramma della nostra democrazia è la scomparsa delle forze portatrici dei valori e degli obiettivi che i radicali, soprattutto in passato, hanno rappresentato, Ma oggi, paradossalmente, sei tu l' ostacolo allo sviluppo dell' ipotesi radicale: la tua azione è divenuta, nei fatti, un ostacolo a tutte le iniziative che non coincidano con la tua persona. E' probabile che cercherai di polverizzare anche l' ultimo successo di Emma come hai già fatto, per esempio alle elezione del 1999 quando la lista Bonino superò l' 8%. Fino a un certo punto sei stato il grande aggregatore laico, liberale e radicale: oggi sei il sommo disgregatore che impedisce le ragioni del consenso verso i radicali, come emerge da una seria analisi delle preferenze. Sei l' unico leader mondiale, insieme a Fidel Castro, che a ottant' anni mantiene da oltre mezzo secolo il potere politico assoluto. Poiché sei un vecchio saggio oltre che uomo di grande forza fisica e morale, non dispero che queste parole, che a prima vista ti sembreranno dure, possano fare breccia nella tua coscienza individuale e responsabilità politica. Occorre che tu compia un atto di nobiltà per separarti dal lato oscuro della tua leadership nonviolenta e capricciosa. Quel che è in gioco non è la tua persona, che appartiene alla storia, quanto la possibilità di sviluppare una politica radicale di cui il Paese ha più che mai bisogno. Devi accettare il fatto di non potere più guidare con piglio totalitario la grande storia radicale che, sotto la tua direzione assoluta, non andrebbe avanti, ma scivolerebbe inevitabilmente in un buco nero che finirebbe per oscurare anche il passato. Nessuno dubita che il tuo carisma, la tua esperienza, la tua intelligenza politica sono incommensurabili con le doti di chi ti è vicino. Ma in politica, come sai, non esiste nulla di obiettivo, e occorre cogliere i segni della realtà. Caro Marco, fai un passo indietro se vuoi che i valori e gli obiettivi radicali rimangano vivi. Altrimenti ci sarebbe un tramonto sempre più malinconico. Teodori Massimo


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(12 giugno 2009) - Corriere della Sera